Riflessioni a margine del Simposio sull'interpretazione dei sogni
secondo C.G.Jung
Il simposio tenutosi cul Monte
Verità lo scorso sabato 22/11/03 ha segnato la data di inizio del Forum
Culturale Monte Verità, un'organizzazione che riunisce i principali
movimenti culturali legati al Monte sopra Ascona e che proseguono il loro comune
cammino verso un nuovo umanesimo postmoderno?!
I fine settimana dedicati alla ricerca spirituale
continuano senza sosta! Se la scorsa settimana ho potuto conoscere l'apertura e
la modernità della cultura tibetana, che si identifica totalmente con le
sue pratiche spirituali, questo sabato 22/11/03 ho potuto sperimentare
un'esperienza quasi di carattere
opposto.
Mi sono recato alla
presentazione del nuovo Forum Culturale
Monte Verità, che ospitava un simposio sul
grande psicanalista e pensatore svizzero. Veniva presentato un nuovo volume
tradotto in Italiano direttamente dall'Inglese, lingua originariamente usata da
C.G.Jung
nei suoi seminari e corredato da un CD con moltissime immagini correlate alle
sedute. Tutto molto interessante.
A mio
modesto parere ci sono state però due note stonate: una per qualcosa
lasciatosi sfuggire da Pellegrini nella sua introduzione, e un'altra per
l'assenza di un argomento che evidentemente è ancora
tabù.
L'introduzione di
A.
Pellegrini al simposio ha fatto trasparire una
certa frustrazione alla base del concetto di
Forum Culturale Monte
Verità: si è infatti esplicitata la
volontà di controbilanciare un peso largamente superiore che la "Kultura
con la K" ha preso negli anni nelle attività ospitate sul
Monte.
Sarebbe stato forse più costruttivo
riconoscere la mancanza di coraggio che ha caratterizzato lo sterile messaggio
promozionale trapelato alle nostre latitudini riguardo al Monte Verità!
Spero di arrivare chiarire meglio il concetto alla fine di questa
riflessione.
Non si può certo negare
che la nostra società abbia bisogno di riscoprire quell'Incanto e quel
Mistero perso lungo la stretta via dell'Epoca tecnologica. Parlo di quel "mal
di vivere" comune a tutta l'umanità, all'origine stessa di tutte le
religioni e di tutte le filosofie, che dà un forte impulso anche alle
medicine dette alternative, parallele, marginali o di
confine.
Il caro
Carl Gustav
Jung è stato forse fra i primi a riscoprire
queste Origini lontane della sofferenza e del conflitto, con un approccio
scientifico ha teorizzato e mostrato in termini comprensibili al mondo
occidentale la via da seguire per una guarigione dalla polarizzazione degli
opposti Bene e Male. Scopo dell'analisi in fondo è ridare il giusto ruolo
al Diavolo, all'Ombra, al Male che è dentro di noi. Raggiungere un
equilibrio tra coscienza ed inconscio significa riconoscere le nostre paure,
iniziando forse proprio dal capire i messaggi che ci arrivano attraverso i
sogni.
Il tema centrale del lungo esposto
di A.
Romano verteva sul concetto del
Diavolo,
come
Ombra,
ciò in cui il paziente non si identifica e che anzi considera come un
nemico da sconfiggere. L'equivoco che si presenta ad ogni inizio di terapia
è sempre lo stesso: l'analista al contrario del confessore non dona
apparente sollievo assolvendo i peccati del cliente, cercherà anzi di farli
accettare dal paziente, con metodo e
responsabilità.
La funzione trascendente
del sogno permette quindi un dialogo tra l'Io e l'Inconscio, è un ponte tra
i due mondi. Forse non l'unico, ma certamente molto efficace per menti
estremamente razionali come quelle occidentali, poiché nel sogno perdiamo
ogni controllo e mai ci è possibile decidere consciamente che sogno
fare!
Ma qualche volta il sogno supera
l'ambito personale e diventa collettivo, o
archetipico
come lo ha definito Jung. E questi simboli comuni a tutta l'umanità non
sono forse un primo timido segnale di universalità, di comunione tra tutti
gli uomini? La mia impressione è che stiamo superando quel tabù che
separa la materia dallo spirito, la scienza dalla spiritualità. Non per
niente lo stesso Jung parlava di eventi
sincronicistici e si appassionò al Grande
Libro delle Mutazioni, l' I:CHING. L'idea di poter divinare degli eventi
sincronizzando la nostra attenzione su delle combinazioni apparentemente casuali
di bastoncini o di monete che raggruppiamo o lanciamo ripetutamente davanti a
noi, è così affascinante e così ai margini del pensiero razionale
che non può che spaventare delle menti chiuse e inaridite dalla logica a
tutti i costi.
Dietro alla filosofia
Orientale, vi è da sempre un concetto molto simile a quello illustrato
durante il simposio: il necessario equilibrio tra Ying e Yang, tra due opposti
che si completano l'uno nell'altro. E il nostro compatriota è stato tra i
primi coraggiosi esploratori della mente a varcare con spirito veramente libero
da preconcetti, un po' come Cristoforo Colombo, il nulla che immaginavamo alla
fine del mondo conosciuto.
Il tabù
di cui parlo è proprio una discussione aperta e coraggiosa su questi
concetti. Andando oltre le separazioni che abbiamo costruito tra psicologia e
religione, per esempio. Le domande preponderanti durante la tavola rotonda che
è seguita alle esposizioni dei vari conferenzieri (che mi scuso di non aver
citato per non sviare troppo su questioni tecniche quali il
transfer e
le dinamiche
dell'analisi) vertevano proprio su argomenti
religiosi e spirituali, come per esempio l'archetipo del male come concetto
collettivo, ma nessuno si è sbilanciato ad azzardare una
risposta!
Anzi, la preghiera è stata
di limitarsi a domande in ambito scientifico/psicologico lasciando capire che
tali questioni sono da discutere solo con teologi. Ecco il grande tabù a
cui mi riferivo all'inizio di questa mia
riflessione!
E forse è anche il motivo per
cui a latitudini più nordiche si esplorano tali ambiti con interi simposi
come i famosi PSI-TAGE di Basilea, che apriranno le porte proprio questo
venerdì per la sesta volta, affrontando in modo aperto e senza pregiudizi
l'argomento della Guarigione Spirituale. Non dubitate, ci sarò e
preparerò un completo rapporto condito magari da qualche intervista ai
famosi partecipanti.
Dal Monte
Verità mi aspettavo un'infusione di coraggio ai conferenzieri che però
non si è realizzata. Personalmente sento un'energia particolare quando
sono sul Monte Verità e so che non si tratta di auto-suggestione, ma la
discussione merita uno spazio a parte, anzi, meriterebbe una visita per rendersi
conto di persona.
MD
Posted: Sab
- Novembre 22, 2003 at 07:34 p.