in Inglese?
Una riflessione sulla scelta della/e lingua/e che
meglio facilitino la divulgazione di questioni spirituali.
Avete mai notato come l'Inglese sia una lingua
che tende alla polarizzazione delle idee?
In questa lingua, i termini che
definiscono degli opposti sono concisi e chiari, non lasciano dubbi. La
grammatica è sintetica, con frasi corte, concise, che contengono di norma
uno ed un solo concetto per
paragrafo.
La forza di sintesi di
questa lingua mi ha sempre affascinato ed è anche per questo motivo che
l'ho studiata a fondo. Volete esprimere un concetto in modo chiaro ed univoco?
Usate questa lingua!
Ho sempre
apprezzato l'Inglese in campi come quello della politica, dove al contrario
dell'Italiano, è arduo fare grandi discorsi senza dire
nulla.
Il problema nasce quando si
cerca di esprimere concetti che non sono bianco o nero, ma una sfumatura di
grigio. Ci accorgeremo allora che le frasi corte contenti un solo concetto per
paragrafo inizieranno a moltiplicarsi all'inverosimile non riuscendo mai a
centrare quel sentimento di completezza che stiamo cercando di mostrare anche
nella forma del nostro testo. In fondo, la forma è il contenitore delle
idee espresse al suo interno, nel testo. Ed è importante dare un'idea di
non-dualità già a questo primo livello
estetico.
Non che sia impossibile usare
questa lingua in argomenti spirituali, è solo che non risulta efficace
quanto altri idiomi.
Ho letto molte
pagine su argomenti spirituali in Internet, e quelle in Inglese non mi hanno mai
appassionato quanto per esempio altri testi in Italiano o in
Tedesco.
Che ne
pensate?
In ogni caso, cerco aiuto
nella traduzione dei vari Racconti Ispirati che troverete nella sezione
dedicata. Se ve la sentite sarebbe forse lo stimolo giusto per duplicare in
varie lingue tutto il blog centrato sulla
spiritualità.
RIngraziando fin
d'ora per il prezioso aiuto, saluto
cordialmente.
max
;-)
Posted: Mar - Novembre 11, 2003 at 01:09 m.